Cordiale signor Jorge Bergoglio

l43-papa-francesco-130720120811_bigMi hanno detto che, qualche tempo fa, è stato eletto a capo della Chiesa Cattolica. A quanto pare, a detta dei molti, il suo papato sembra essere differente da quelli precedenti. Non riconoscendomi nella religione da Lei rappresentata, non mi sento di dare giudizi.

Sono un italiano di quarantacinque anni e, volente o nolente, ho una cultura cattolica, come tutti gli italiani che frequentano fasulle scuole laiche che insegnano la religione cattolica, invece della storia delle religioni, ma questo è un altro discorso. So che accogliere ed aiutare i bisognosi, è un pilastro del vostro credo; so che, a chi bussa, il buon cattolico apre; so che la misericordia rappresenta un dogma, come la pietà per gli ultimi del mondo (“chiedilo a loro”, testo di un vostro spot per il 5×1000).

Da questi presupposti è, ormai da tempo, che rifletto sul tema della coerenza, e di come, un buon pastore come Lei, potrebbe porsi.

Insomma, molti dei suoi fedeli si sposano in chiesa, battezzano i loro figli, partecipano alle funzioni e danno l’addio alla vita, sempre accompagnati da una croce. Questo, in sè per chi si dichiara credente, è un bene, perché è molto interessante credere in qualcosa.

Quello che Le domando, Caro Papa (posso chiamarla così, non è vero?), è in che modo possa permettere che, questi sedicenti fedeli, si rendano disponibili a tutto ciò e poi, con altrettanta semplicità, si scaglino contro gli immigrati, gli omosessuali, le donne, le coppie di fatto e così via?

Io, come semplice uomo tra gli uomini le chiedo di scomunicare i razzisti, i violenti, i discriminatori, i ladri di soldi e di futuro che popolano la Sua Chiesa.

Se, come dicono, il nome che ha scelto, non è soltanto una trovata azzeccata di marketing, ma un credo, sarebbe davvero necessario bonificare le vostre chiese da chi percorre le facili vie della superficialità e dell’indifferenza, con quel piglio odioso per cui, “se lo fanno tutti, allora lo faccio anch’io, e la morale pubblica mi giudicherà un buon cristiano”.

Mi scuso se le ho fatto perdere tempo, e la saluto con un motto umanista nella sua lingua.

PAZ, FUERZA Y ALEGRIA