Complottone panettone

Alfano_Arlecchino_LecchinoA sentire Angelino oggi riferire in parlamento sul caso del presunto terrorista di Gaggiano milanese, sembrava che, l’intelligence italiana, il ministero da lui guidato e le forze di polizia, avessero compiuto una delle azioni più cazzute dai tempi dell’arresto di Riina. Parlava con il piglio di chi sentiva che, quel fatto epocale, potesse dare lustro alla sua posizione e rilanciare il Paese nella eterna contrattazione con l’Europa sul tema delle quote immigrati (termine bastardo e razzista degno dei vertici della Ue). Disquisiva, spiegava e, mentre lo faceva, dentro di sé, aumentava l’orgoglio e la felicità per essere ricordato, in futuro, come l’uomo che, sfidato il suo padrone Berlusconi, acquisiva il carisma e la caratura necessari, per lanciarsi nell’olimpo dei grandi statisti e degli uomini d’azione che, con pervicacia e competenza, riescono a organizzare azioni epocali contro il terrorismo internazionale.

Sì, Angelino Alfano, al termine del suo rapporto in Parlamento, era felice, anzi raggiante. Nessuno, prima di lui era riuscito, in concerto con un Paese colpito da un atto terroristico, ad essere così veloce nello scovare un terrorista islamico, reo di aver ucciso, tra l’altro, quattro nostri connazionali.

Poi, poche ore dopo lo storico discorso, ecco che, la famiglia di Touil (il presuntissimo attentatore del Bardo) prima, e testimoni e magistrati dopo, smontavano pezzo a pezzo, il castello di carte elettorali del povero Angeino Alfanino, omino senza il quid.

Già me li immagino Alfanino e Salvino con le mascelle serrate e gli occhi pieni d’odio, per aver rimediato una bella figura di merda, questa sì epocale. Il primo vedeva scendere in picchiata le sue quotazioni di Ministro della Repubblica, di politico e di ominide. Mentre Salvino, che non è definibile, perché non è nemmeno più un essere umano, vedeva perdere l’occasione della sua vita di concretizzare le sue teorie naziste, in favore di una sua proclamazione di leader di centro destra.

Rassegnatevi, non replicate: una figura di merda è una figura di merda. Magari conviene partire da qui per non ripeterne altre.

 

Io, su questa vicenda, ho una mia teoria. Hanno provato a mettere in piedi un complotto, un complottino anzi, perché, in Italia, non c’è la C.I.A., però ci sono molti ammiratori di questo servizio segreto.

Si sono fatti due conti, e ci hanno provato, dopo tutto se ci sono riusciti i francesi a mettere in mezzo due che, secondo me, non c’entravano niente con la strage di Parigi, perché non noi italiani, che proprio non ci sentiamo inferiori ai transalpini.

Hanno preso una persona che aveva viaggiato sul barcone, che era stato espulso, e lo hanno tirato in mezzo; dopo tutto era spendibile per queste sue connotazioni. Era proprio la persona giusta, ma qualcosa non ha funzionato, perché o si lavora come la C.I.A., oppure è meglio lasciar perdere. Gli americani sono abituati da secoli, loro hanno esperienza, noi invece no, siamo tagliati per fare altro: la moda, le auto, il comparto agro alimentare, che ne sappiamo di complotti, ci vengono male, come i cine panettoni. Questo è, infatti, un “complottone panettone”, buono per una fiction di serie B.

Domani, certamente, inizierà la solita nenia per la quale nessuno ha sbagliato, nessuno ha detto che e, soprattutto, nessuno ha torto, perché il tema del terrorismo internazionale è un fenomeno che bal bla, bla bla. Tanto chi se ne fotte, dopo tutto Abdelmajid Touil è solo un marrone che viene in Italia a rubarci il lavoro, a stuprare le donne e a fare il terrorista. Questo, sotto sotto la maggioranza pensa, ed è per questo che esistono personaggi indegni come alfanino e salvino, frutto marcio di una società senza più dignità.

Oggi, in ogni caso, non sono felice per il fatto che questa classina politica si sia auto sputtanata, perché, ancora una volta il mio Paese ne esce a pezzi, distrutto nella sua credibilità, e questo mi offende e mi umilia.

 

Io so che esistono tanti italiani degni, senza peso politico, poco spendibili e in un eterno cono d’ombra. Penso sia tempo di uscire alla luce del sole, ed accecare a colpi di integrità, i protagonisti neri di una vita politica e sociale, mai così degradata. Scrivete, organizzate, urlate, ma non restate zitti nell’ombra, è proprio quello che gli alfanini e i salvinini, vogliono, per continuare a seminare odio e violenza.  Ci incontreremo, ne sono certo.